DONNA, DAMA, DEA

 

Ha riscosso un buon successo la mostra evento organizzata da Nuova Acropoli Verona, che ha proposto un viaggio attraverso le tradizioni dell’universo femminile.

 

Si è conclusa positivamente la mostra-evento “Donna, Dama, Dea” che Nuova Acropoli Verona ha organizzato per l’8 e 9 marzo, nella Sala Civica di via Brunelleschi.

L’iniziativa è stata realizzata con il contributo della 3^ Circoscrizione del Comune di Verona ed il Patrocinio della Regione Veneto.

Durante la prima serata il momento dedicato alla tavola rotonda “Vita di donne” ha visto molti visitatori, che hanno potuto ascoltare le testimonianze della dott.ssa Anita Godi, psicologa e psicoterapeutica, che ha presentato la forza del femminile quale prodotto delle dee che ne hanno influenzato le diverse sfumature del suo essere; della dott.ssa Carla Marchioro, ricercatrice farmaceutica, che ha puntualizzato l’importanza della collaborazione lavorativa con colleghi uomini che le hanno permesso di trarre valore aggiunto per il suo lavoro; l’intervento della dott.ssa Alice Andolfi, giovane imprenditrice diplomata al conservatorio, ha dato una visione determinata e forte della donna che, tuttavia, riesce a mantenere viva la propria femminilità; infine la dott.ssa Francesca Todeschini, educatrice, ha raccontato l’importanza di perseverare con volontà e costanza per arrivare alla realizzazione del proprio sogno: l’insegnamento educativo ai bambini, portatori di valori per il nostro futuro.

La serata del giovedì si è conclusa con lo spettacolo didattico: “Il mio ruolo è l’Amore” proposto e realizzato dai volontari di Nuova Acropoli. Un viaggio nel tempo, dai principi universali delle divinità femminili all’attuale riscoperta dell’universo femminile dei nostri giorni che ha permesso non solo agli spettatori ma anche ai volontari stessi di attingere a quei valori fondamentali che la donna porta con sé. Una bellissima esperienza per mettere in atto e riscoprire il ruolo femminile come era vissuto nelle antiche società ma soprattutto per ritrovare la femminilità nelle piccole e grandi azioni dei nostri giorni.

Nella seconda serata si è proseguito con uno speciale appuntamento: la proiezione del film “Agorà” sulla vita della filosofa/scienziata Ipazia, vissuta ad Alessandria. Un’occasione importante per ritrovare nella storia un esempio di donna che ha saputo esprimere le qualità femminili per perseguire quelli che erano i valori che riteneva fondamentali: l’amore per la conoscenza e la fraternità tra le persone di più culture differenti che apparentemente diversi racchiudono più similitudini di quello che la facciata esprime. Alla conclusione del film si è innescato un interessante dibattito che ha visto la partecipazione di buona parte del pubblico proprio sulle tematiche proposte.